Ravencoin: tutto quello che devi sapere su RVN
RavenCoin è una valuta digitale open source specializzata nella creazione e nel trasferimento di risorse digitali in modalità peer-to-peer.
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ToggleRavenCoin ha delle caratteristiche in comune a Bitcoin, essendo nato infatti da un hardfork avanzato della celebre regina delle criptovalute. Ravencoin si prefigge di ovviare ad alcuni limiti presenti su BTC, ponendo grande attenzione su elementi come affidabilità, anonimato, riservatezza, pubblicità e molto altro. A differenza di Bitcoin ed Ethereum, poi, Ravencoin è utile a trasferire la proprietà delle risorse. Ogni oggetto trasmesso dalla rete Ravencoin, infatti, viene è rappresentato da un token non contrassegnato creato in precedenza da un utente della piattaforma Ravencoin.
La storia di Ravencoin
Come molti dei progetti crittografici, anche Ravencoin ha esordito tra le righe del celebre forum americano Medium, nel novembre del 2017. La curiosità (per cui oggi da molti Ravencoin è ricordato, anche dai non possessori di cripto) è che i suoi progettisti hanno anteposto, alla descrizione del progetto, una citazione ispirata nientemeno che dalla celebre Serie Tv Game of Thrones. Nello specifico, il post su Medium si apriva con la dicitura “Nel mondo immaginario di Westeros, i corvi vengono utilizzati come messaggeri portatori di verità. Ravencoin è una Blockchain pensata specificatamente per trasferire dichiarazione veritiere sui possessori degli asset.“
Gli sviluppatori hanno lanciato Ravencoin il 3 gennaio 2018, data non casuale, dal momento che è coinciso col nono anniversario di Bitcoin. Fin dall’inizio si sono cercati finanziamenti in crowfunding, e al progettosi sono interessati alcuni sostenitori di spicco. Tra questi troviamo Bruce Fenton, membro del consiglio di amministrazione della Bitcoin Foundation, seguito dall’azienda Overstock che ha realizzato un investimento multimilionario nel progetto.
White paper del progetto Ravencoin
Il white paper di Ravencoin è stato firmato dal consulente blockchain Bruce Fenton e dallo sviluppatore di software Tron Black.
Bruce Fenton è già stato consulente della Bill and Melinda Gates Foundation ed è anche il fondatore della Dubai Bitcoin Conference. Tron Black è stato di recente il principale sviluppatore di software per Medici Ventures.
Il white paper dà anche credito per lo sviluppo di Ravencoin ad oltre 430 sviluppatori differenti del network di Bitcoin rimasti anonimi. Ovviamente non tutti hanno lavorato direttamente al progetto, ma questo ampio riconoscimento da parte degli sviluppatori mostra le infinite possibilità delle applicazioni open-source decentralizzate.
Nel caso di Ravencoin, la tecnologia open source è stata sfruttata per costruire il miglior prodotto possibile mediante servizi specifici creati da, e per, molti appassionati.
Come funziona Ravencoin?
Bitcoin, lo sappiamo, oltre ad avere la funzione di “bene rifugio” nel quale molti investitori stanno credendo, è anche e soprattutto una moneta utilizzata sia per trasferire reciprocamente le risorse digitali degli utenti che per eseguire una serie di pagamenti online.
Il limite, però, è che Bitcoin (così come Ethereum, l’altra moneta prevalentemente utilizzata dagli amanti della crittografia) non ha l’autorità di trasferire in senso stretto la proprietà delle risorse: Ravencoin, invece, è strutturato in modo da offrire tale opportunità. Nel white paper diffuso in rete, è il team stesso di Ravencoin a suggerire l’utilizzo del token RVN per lo scambio del suddetto diritto di proprietà su elementi quali:
- Beni fisici (come lingotti d’oro, documenti rari, valuta fiat, proprietà immobiliari, ecc.);
- Beni virtuali (ticket elettronici, buoni regalo di portali online, ecc.).
Il migliore risultato ad oggi conquistato dai programmatori del team di Ravencoin è l’istituzioni di un proprio algoritmo per l’hashing denominato “X16R”. L’obiettivo prefissato dai componenti del team è stato di tentare di conseguire una totale invulnerabilità del sistema per i dispositivi ASIC oltre a rendere disponibile il mining tramite PC e schede video.
Detto che il potere computazionale richiesto dal mining risulta essere abbastanza elevato (e quindi un po’ difficoltoso per hardware “casalinghi”, seppur meno rispetto a Bitcoin) è anche vero che il numero di minatori RVN è in costante crescita.
Da tener presente, poi, che il codice open source utilizzato dal sistema Ravencoin permette potenzialmente a chiunque di contribuire allo sviluppo e al miglioramento del progetto. Ad oggi, infatti, risultano essere ben oltre 400 le persone che – con suggerimenti, accorgimenti e critiche – hanno di fatto collaborato nel processo di perfezionamento della blockchain di Ravencoin.
Mining di RVN. Come vengono creati gli RVN Coin
Ravencoin (RVN) è una altcoin basata sul celebre algoritmo Proof of Work (PoW) , oltre ad essere costruita tramite un modello di trasmissione denominato Bitcoin Unspent Transaction Output (UTXO), e questo perché di fatto RVN risulta essere un fork di Bitcoin.
Circa il mining, è interessante notare come RVN lavorava con l’algoritmo denominato “x16R2”. Ma nel maggio 2020 Ravencoin ha subito un fork, dal quale è stata generata una moneta che adotta un algoritmo di mining chiamato “KAWPOW” che ha come obiettivo quello di superare il problema della centralizzazione del mining utilizzando GPU e capacità di calcolo.
E questo fa sì che Ravecoin sia ASIC resistente , ovvero significa che – come accennato in precedenza – può teoricamente essere estratto solo con la celebre unità di elaborazione hardware denominata “GPU”, ovvero quella presente in ogni pc casalingo, oltre ad essere presente anche negli smartphone e nelle console di gioco: tutto ciò consente nei fatti alla maggior parte degli hardware di partecipare al mining di Ravencoin. In linea teorica, quindi, tutti hanno la stessa opportunità di minare o acquistare RVN.
La tecnologia di Ravencoin
Una delle innovazioni più evidenti apportate nella creazione di Ravencoin è l’uso del nuovo algoritmo x16rv2. Questo è stato sviluppato appositamente per consentire il mining PoW ma per sfuggire altresì alla centralizzazione causata dal mining ASIC.
Ciò che rende unico l’algoritmo x16rv2 è il fatto che utilizza 16 diversi algoritmi di hashing e ne sceglie di volta in volta solo uno da sfruttare in modo totalmente casuale. Questa randomizzazione rende estremamente difficile sviluppare un ASIC specifico che sia in grado di sfruttare a pieno x16rv2 e che consenta dunque a chiunque di estrarre Ravencoin senza competere con i potenti ASIC rig.
Il team di Ravencoin ha anche dichiarato che cambierà gli algoritmi utilizzati in x16rv2 se un rig ASIC con la capacità di minare la rete Raven verrà mai sviluppato in futuro. Ciò è già successo in effetti, proprio nell’ottobre del 2019 quando sono passati da x16r al x16rv2 semplicemente con il sospetto che i rig ASIC stessero minando la rete.
Le altre modifiche rispetto a Bitcoin apportate durante la creazione di Ravencoin includono un’offerta di monete totale pari a ventuno miliardi di gettoni anziché ventuno milioni; un tempo di blocco ridotto da 10 minuti a 1 minuto; una ricompensa di blocco iniziale pari a cinquemila RVN anziché cinquanta BTC; alcuni piani per l’aggiunta futura di premi di voto, messaggistica e staking; l’aggiunta della capacità di emettere e trasferire risorse tokenizzate uniche.
Possibili applicazioni
Secondo il white paper una volta che le blockchain inizieranno ad influenzare le economie globali, cambierà anche il modo in cui funzionano i mercati di capitali. Si sostiene che i confini geografici e le giurisdizioni governative diventeranno sempre meno rilevanti man mano che il commercio transfrontaliero diverrà sempre più fluido.
Una volta che gli individui riusciranno a spostare ricchezze significative utilizzando Bitcoin o altre criptovalute, le persone di tutto il mondo chiederanno di avere la stessa capacità con altri asset quali azioni, immobili o materie prime fisiche quali l’oro e l’argento.
I creatori di Ravencoin hanno stilato un elenco di potenziali casi d’uso all’interno del white paper, ma hanno sottolineato che il loro elenco non era certamente esaustivo a mero scopo d’esempio, e che virtualmente qualsiasi cosa poteva essere inviata con la rete Raven poiché è esattamente ciò per cui è stata creata.
Alcuni dei suggerimenti forniti nel white paper includono lingotti o monete d’oro, valuta fiat fisica, opere d’arte rare, atti immobiliari, carte collezionabili, risorse di gioco, biglietti elettronici e molto altro.
Ognuna di queste risorse potrà essere rappresentata da un token non minabile sulla rete di Raven, e tali token potranno essere creati liberamente dagli utenti della piattaforma Ravencoin.
Opinioni conclusive
Con numerosissimi progetti blockchain che affermano di poter risolvere ogni problema dell’umanità, o cercano di offrire un caso d’uso per ogni più remoto scenario, va fatto un plauso a Ravencoin per essersi concentrato sul fare una cosa e farla fatta bene: trasferimenti di asset tokenizzati. Questo rappresenta il punto focale del progetto.
Con così tante risorse diverse archiviate sulla blockchain, uno degli obiettivi primari dichiarati di Ravencoin è senza dubbio la sicurezza degli asset. La stessa blockchain funziona più o meno allo stesso modo di Bitcoin e condivide lo stesso livello di sicurezza offerto da Bitcoin.
Ravencoin funziona con una forte comunità mineraria e un’ampia distribuzione. La privacy è inclusa come un aspetto, con Ravencoin che sfrutta appieno la separazione intrinseca tra l’identità di un utente ed il suo indirizzo di portafoglio.
Gli sviluppatori si sono anche impegnati a migliorare continuamente la rete Raven e hanno affermato che qualsiasi nuova tecnologia che migliora la sicurezza del sistema o la privacy degli utenti sarà implementata in Ravencoin non appena possibile.
Ravencoin rimane un progetto giovane ed il panorama delle criptovalute cambia molto rapidamente. È impossibile prevedere quanto rimarranno avanti alla concorrenza, ma la comunità è attiva e le partnership in atto potrebbero sicuramente aiutare.
La tendenza verso la tokenizzazione delle risorse è alla luce del sole, ma non è ancora certo se Ravencoin possa guidare questo tipo di cambiamento o se invece il testimone verrà raccolto da qualcun altro.
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NFT e National Football League americana (NFL)Giornalista ed esperto di iGaming e criptovalute. Con una grande esperienza, Blanco ha ricoperto diverse posizioni dirigenziali in aziende come Unibet e 32red. Attualmente ricopre la posizione di Chief Product Officer presso ComeOn Group. Scrive su vari aspetti delle criptovalute e del bitcoin, trattando sia i fondamenti che le ultime tendenze nel mondo degli asset digitali. Dai concetti fondamentali alle strategie di investimento avanzate, fornisce informazioni complete per partecipare con successo allo spazio delle criptovalute.