Quantum: tutto quello che devi sapere su QTUM
QTum è uno dei molti progetti basati su blockchain, che però cerca di fornire un’opzione che altre criptovalute non sono riuscite a perseguire: quella di migliorare delle tecnologie già esistenti e più affermate come Bitcoin ed Ethereum.
Che cos’è Quantum?
QTum ha ideato una modalità che sfrutta ambo la stabilità di Bitcoin e le potenzialità di Ethereum per fornire soluzioni certe ed efficienti al fine di ottimizzare e automatizzare alcune operazioni del processo produttivo.
Infatti, anche se teoricamente Quantum è un processo accessibile a tutti, prevalentemente si rivolge alle imprese che utilizzano gli smart contract, dal momento che fornisce modelli e contratti molto più semplici nella loro codifica ed esecuzione.
La storia di Quantum
I token QTum sono stati messi in vendita per la prima volta nel marzo 2017, mentre la blockchain è resa operativa a partire da settembre dello stesso anno. L’artefice del progetto è stato Patrick Dai, cinese, due lauree, ex dipendente di Alibaba, che ha goduto del supporto dello sviluppatore Neil Mahi , oltre a quello di uno staff di eccellenze nel settore della programmazione.
Merita una particolare menzione l’ICO di apertura, utilizzata ovviamente per raccogliere fondi utili all’autofinanziamento. L’operazione ebbe un successo così elevato che permise di raccogliere qualcosa come circa 15,6 milioni di dollari in cinque giorni.
Come funziona Quantum?
Alla base del progetto QTum, come abbiamo già accennato, vi è l’obiettivo di rendere di più facile utilizzo e rendere più sicuri i celebri smart contract , obiettivo perseguibile nel momento in cui si punta sull’interoperabilità tra le migliori criptovalute attualmente presenti sul mercato, Bitcoin ed Ethereum su tutte. Alla base di QTum, vi è proprio una partizione della blockchain di Bitcoin combinata con una versione della Virtual Machine di Ethereum che permette proprio di eseguire contratti intelligenti su Bitcoin.
In questo modo, QTum sopperisce ad un limite sul quale molti appassionati di criptovalute si erano interrogati, ovvero circa la possibilità di unire potenza e affidabilità di Bitcoin alle grandi potenzialità garantite da Ethereum e smart contracts.In questo modo, infatti, i contratti intelligenti basati su Ethereum possono essere trasferiti in QTum.
Il mercato ha ben accolto il programma QTum, investendo massivamente sul progetto e conferendo una capitalizzazione di mercato molto importante. QTum, ad oggi, rappresenta un’ interessante opportunità per la creazione di applicazioni decentralizzate in particolare del settore industriale, oltre ad IoT, social networking e telecomunicazioni.
Ma vediamo un esempio pratico. Partendo dal presupposto che alla base del progetto vi sia come detto la volontà di rendere più agevoli gli smart contract per le soluzioni aziendali, con QTum le transazioni da sistemi classici su soluzioni blockchain risulteranno più semplici, con meno costi di esercizio.
E questo non può che essere un vantaggio per le aziende che creano i token richiesti per gestire i servizi erogati: con questo metodo, infatti, il processo – ad esempio- automatizza un’eventuale gestione degli approvviggionamenti.
Mining di Quantum. Come vengono creati i QTum?
Quantum (QTum) , per la sua natura, è una criptovaluta basata sull’algoritmo Proof of Stake o (PoS). Quest’ultimo è un modello che differisce dal classico Proof-of-Work basato sul mining , ed esso consente infatti a decine di migliaia di validatori di avere voce in capitolo nel sistema, consumando però una quantità minima di energia.
Pertanto, QTum non può essere minata come altre monete tradizionali con GPU, CPU o ASIC.
L’unico modo per ottenere QTUM è tramite lo staking. Ciò significa che i validatori che possiedono una maggiore partecipazione (o deposito di denaro) in ogni convalida blocco, miglioreranno le loro possibilità di ottenere agevoli tariffe di transazione.
Distribuzione della moneta – Quanti QTum sono disponibili?
Ad inizio 2021, il valore del singolo token QTum si aggirava attorno ai 2 dollari di valore. Tuttavia, come abbiamo anticipato, la community crittografica ha creduto fermamente nel progetto QTum, andando ad investire in modo massiccio durante il 2021, facendo toccare alla moneta (nello scorso maggio) una punta massima di ben 20,34$.
A fine estate, il valore di QTum si attesta attorno a quota 12,8$ , con un market cap pari ad oltre 1,3 miliardi di dollari.
QTum, ad oggi, può contare su una fornitura di circa 103 milioni di token, cifra che è vicina alla sua punta massima: infatti la fornitura massima di QTum è tecnicamente fissata a poco più di 107 milioni di token. Da quel momento in avanti, poi, non sarà più possibile produrre monete di questo genere, bensì sarà possibile solo scambiarle o acquistarle.
Specifiche tecniche
Qtum è stato sviluppato con tre livelli separati; un fork della catena principale di Bitcoin, la Virtual Machine di Ethereum ed un Account Abstraction Layer, che collega le due tecnologie e che rappresenta lo sviluppo proprietario di Qtum.
Siccome Qtum utilizza l’EVM, esso consente lo sviluppo di applicazioni decentralizzate e può sfruttare la Proof-of-Stake come meccanismo di consenso, eliminando così la necessità di minatori e gli enormi requisiti di risorse del consenso Proof-of-Work che tutti conosciamo.
Ciò significa anche che tutti i token QTUM sono già esistenti, essendo stati creati alla genesi della medesima blockchain. Qtum è anche in grado di usufruire di contratti intelligenti grazie all’inclusione dell’EVM.
L’inclusione della catena principale di Bitcoin conferisce a Qtum la sua solida base di sicurezza attraverso l’uso del modello Unspent Transaction Output (UTXO) che previene le frodi sulla blockchain. È questo modello UTXO adottato da Bitcoin che garantisce che le transazioni non possano mai essere registrate due volte. Il modello UTXO è alla base del livello di sicurezza di Qtum.
Qtum include due diverse blockchain, quindi deve esserci un modo unico per comunicare tra loro. È qui che entra in gioco l’Account Abstraction Layer. Esso funziona per convertire gli output delle transazioni non spese di Bitcoin in un modello di “saldo del conto”, che è quello utilizzato appunto da Ethereum. Ciò consente alle due catene di comunicare le transazioni ai saldi dei conti univoci degli utenti. Siccome Qtum utilizza l’EVM, le terze parti saranno in grado di creare facilmente nuovi token e sarà persino possibile automatizzare la gestione delle catene di approvvigionamento. Qtum utilizza un ecosistema standardizzato, dunque è in grado di offrire strumenti in grado di creare contratti leggibili sia dalla macchina che dall’uomo rendendo tali contratti intelligenti più flessibili e meno soggetti ad errori.
I casi d’uso di Qtum
Diversi servizi chiave forniti all’utenza rendono Qtum una blockchain ideale per l’uso aziendale. Primi tra tutti dobbiamo citare gli “oracoli”. Qtum ha creato oracoli che consentono a terze parti esterne di fornire dati ed eseguire calcoli fuori catena in maniera completamente affidabile, oltre ad assistere anche nei calcoli monitorando i contratti intelligenti sulla blockchain. Questi oracoli generano un ulteriore livello di fiducia e rafforzano la sicurezza dei contratti intelligenti (smart contracts).
Seconda cosa interessante è che Qtum ha previsto anche la gestione degli smart contract direttamente da dispositivi mobili. Questo è un qualcosa che una volta era impossibile pensare e che comunque rimane estremamente difficile da realizzare, ma Qtum ne viene a capo attraverso l’uso di “client leggeri”. Utilizzando questo tipo di modello Qtum è in grado di eseguire nodi che non mantengono una cronologia completa della blockchain, consentendo loro di partecipare alla blockchain solamente memorizzando le transazioni più recenti e rilevanti.
Ciò viene abbinato all’uso della Simple Payment Verification (SPV) di Bitcoin, che consente a un portafoglio di confermare le sue transazioni senza la necessità di verificarne l’intero contenuto. Questo modello aumenta notevolmente le velocità di transazione per i dispositivi con risorse computazionali minime, come i dispositivi mobili.Qtum fornisce inoltre un portafoglio nativo di criptovaluta per gli utenti, che non è unico di per sé anche se Qtum ha aggiunto alcune funzionalità uniche disponibili esclusivamente mediante tale portafoglio nativo. Il portafoglio è stato creato per essere utilizzato completamente anche da mobile ed in grado di interagire direttamente con gli smart contract sulla blockchain di Qtum
Opinioni conlcusive
Il progetto si promette di combinare il meglio delle catene di Bitcoin ed Ethereum e si concentra su una blockchain leggera più adatta all’utilizzo da mobile. Da un lato Bitcoin offre sicurezza e capacità di trasferimento di valore, mentre dall’altro Ethereum consente la creazione di contratti intelligenti ed applicazioni decentralizzate. Tale combinazione rende Qtum molto prezioso per gli utenti aziendali ed il successo conseguente è stato alimentato proprio da queste funzionalità.
Essendo la prima blockchain Proof-of-Stake, sappiamo che il team di Qtum è senza dubbio votato all’innovazione. Le grandi e sempre nuove partnership mostrano la capacità del team di cercare e garantire relazioni preziose sia all’interno che all’esterno dell’ecosistema blockchain. La combinazione di Bitcoin ed Ethereum rende Qtum attraente per gli sviluppatori che stanno cercando di passare da quelle piattaforme che ad oggi figurano ancora come le più popolari.
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