Pump & dump
“Pump n dump” è un termine tipico del trading in generale, ed è un concetto che sta ad indicare letteralmente un rialzo con successiva caduta repentina del prezzo (di una criptovaluta) nel breve termine. Anche se fenomeni di questo tipo possono certamente essere determinati da momenti di cosiddetto “hype“ (ovvero di grande entusiasmo) seguiti poi da cali di credibilità del sottostante cripto-progetto, a volte purtroppo, ci si trova di fronte ad attività di natura presumibilmente fraudolenta.
Qual è il meccanismo del Pump & Dump?
In rete succede di imbattersi in link d’invito a determinati gruppi di chat privata. Questi promettono solitamente facili guadagni grazie all’abilità nel riuscire a cogliere con anticipo i cosiddetti “pump” (rialzi).
Teoricamente ci si dà appuntamento ad un preciso orario nel quale verrà comunicata in tempo reale sia il nome della cripto per la quale sarà imminente un rialzo, sia, la precisa indicazione del picco massimo che verrà raggiunto (ed al quale chiaramente sarà opportuno rivendere per intascare il guadagno ed evitare la successiva ridiscesa di prezzo).
È una dinamica alquanto intuitiva: comprare velocemente la moneta per la quale si riceve la “soffiata” dall’amministratore del gruppo prima che il “pump” abbia inizio, e successivamente, rivendere immediatamente in profitto, non appena il picco di prezzo indicato si materializza sul grafico. Perché? Perché una volta raggiunto quel determinato valore seguirà un normale ribasso del prezzo (dump) dovuto alla rivendita dei partecipanti a quell’operazione, e conseguentemente la fortuna solo di coloro che saranno stati “così bravi” da entrare ed uscire dal mercato al momento ed alle cifre esatte previamente programmate. Una volta ricevuta l’indicazione, il pump ha inizio all’istante, e dura per un brevissimo lasso di tempo: non è concessa alcuna occasione di prendere decisioni ponderate nel mentre.
Detto così sembra facile anche per chi è alle prime armi, basta leggere, guardare e cliccare no?
Una mera illusione?
Il movimento del prezzo non è assolutamente causato da una previsione di scienza di chissà quale esperto, ma precisamente da voi stessi che state speranzosi partecipando al gruppo di acquisto. È infatti proprio chi riceve la soffiata che comincia a comprare all’impazzata impennando il valore della criptovaluta, e sempre i medesimi partecipanti, a farlo poi ricrollare non appena comincia la vendita di massa. Una cosiddetta “self fulfilling profecy”, perchè in effetti succede quanto predetto.
Benissimo, mettiamo che il meccanismo sia appunto questo. Verrebbe ora da chiedersi perché non sia comunque possibile riuscire a monetizzare la cosa. D’altronde, se compro ad un valore inferiore a quello al quale poi rivendo, cosa me ne importa di come ci sono riuscito?
Proviamo a calarci nella repentina realtà nella quale il tutto si compie.
Riuscire ad entrare istantaneamente al prezzo base è praticamente impossibile.
Questo perché la comunicazione viene data solo quando l’amministratore del gruppo decide di darla. La nostra reazione alla notizia, per quanto immediata, comporterà sempre un’entrata almeno leggermente più alta del reale prezzo “a riposo” della moneta.
Ma proviamo a pensare di superare anche questo tipo di imbarazzo ed entrare ugualmente in questa montagna russa.
Ora, il meccanismo che ci consentirà di uscire dal giro in giostra si discosta ben poco da quello che abbiamo messo in pratica per entrarci. Il picco di prezzo indicato in chat passerà davanti ai nostri occhi in maniera eccessivamente fulminea, e ci ritroveremo quasi sicuramente a rivendere per un prezzo ormai addirittura inferiore a quello al quale siamo entrati! Questo perché abbiamo già visto come entrare ai minimi non sia stato umanamente possibile.
Dove sta l’inganno originale?
Qualcuno che effettivamente ci guadagna a discapito di altri c’è eccome: il famoso/i amministratore/i.
Loro a differenza vostra sapranno già con largo anticipo di quale moneta rifornirsi prima dell’orario programmato, e quindi, al normale prezzo di base. Non solo: gli stessi amministratori setteranno bellamente e sempre in anticipo anche i loro ordini di rivendita, d’altronde sono proprio loro a decidere anche il picco da comunicare all’intera chat. Troppo comodo così. Rincorrere con i propri ordini questo tipo di gentaglia, che ha un vantaggio totale nei vostri confronti, significherebbe voler provare ad immettere i medesimi ordini con delle tempistiche umanamente non riproducibili. Chi fa partire il “pump” state certi che ha già le monete, e prima di dire a tutti di “dumpare” le ha già rivendute. Sperimenterete solo voi (ignari partecipanti) il cosiddetto “fuggi fuggi generale”.
Chi partecipa a tali gruppi viene fatto sentire infatti come un fortunato sorteggiato, ma la verità è che la sorte non centra nulla.
È una chiara macchinazione ordita per imbrogliare i più inesperti, tant’è che la legge punisce severamente questo tipo di comportamenti con sanzioni anche penali negli ordinamenti giuridici dei vari stati, ma questo, succede solo per i mercati cd. regolamentati, ed il mondo delle criptovalute come sappiamo regolamentato non è. Almeno ad oggi.
Don’t try this at home
Anche qualora questo articolo non abbia sortito l’effetto dissuasivo voluto, sappiate che molti exchange -soprattutto i più seri nel mercato- hanno ormai implementato sistemi di identificazione di queste anomale fluttuazioni, e sono pronti a bloccare i conti di coloro che vi partecipano.
Purtroppo, anche nel recente passato, diversi personaggi conosciuti nel panorama cripto si sono prodigati in proclami pubblici su Twitter volti ad esaltare le qualità di questa o quella moneta, causando precisamente questo tipo di fenomeno. Noi preferiamo non pensare che si fossero anche furbescamente riforniti delle predette monete per poi rivenderle come appena spiegato, ma, come si suol dire, a pensar male…
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