Non capisci il Bitcoin perche’ credi che l’Euro sia reale

Il Bitcoin è solo un’illusione, un’allucinazione di massa, una bolla. Sono solo numeri nel cyberspazio, una cosa impalpabile.

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Il Bitcoin non è garantito da nessun ente, prospera solo sulla fede dei folli che l’hanno comprato e su quella degli ancora-più-folli che lo stanno comprando dai quei un-po’-meno-folli che erano arrivati prima.

Tutto giusto, tutto vero.

Ma sai cos’altro è altrettanto vero ma molto meno nella testa di tutti?

Che anche il dollaro, l’euro e tutte le altre monete tradizionali sono solo un’illusione basata sulla fiducia di massa.

La moneta tradizionale (fiat) non è supportata e riconosciuta da nulla se non dalla fede dei folli che la accettano come pagamento da altri folli che a loro volta l’hanno accettata come pagamento da altri. La vera differenza al momento è solo che l’illusione del dollaro è molto più diffusamente e intensamente accettata.

Prima di tutto è giusto sottolineare che sempre di numeri nel cyberspazio si tratta. Infatti, benché dollari e euro abbiano anche una loro rappresentazione fisica in carta o monetine, il valore che rappresentano è tutt’altro che materiale.

In effetti, circa il 90% dei dollari è oggigiorno pura astrazione, letteralmente non esistono in nessuna forma tangibile. James Surowiecki nel 2012 ha calcolato che solo il 10% dei dollari -circa $1 trilione di $10 in totale-esiste materialmente in forma di banconota o moneta sonante.

Chiarito questo aspetto, passiamo a parlare di inflazione: ogni leader di stato-nazione infatti non ha storicamente saputo resistere alla tentazione di stampare nuova moneta per fronteggiare qualche emergenza politico-finanziaria, con il risultato di generare una pesante inflazione: Il potere di acquisto di 1 dollaro nel 1959 equivale a meno di 12 cents oggi (dei $13.7 trilioni di offerta di moneta totale ad Ottobre 2017, $13.5 trilioni sono stati creati dopo il 1959).

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La Bitcoin Blockchain in effetti è stata creata, almeno in parte, per porre fine al problema dell’inflazione: i Bitcoin in circolazione avranno un limite massimo fissato a 21 milioni di unità (l’emissione terminerà circa nel 2140) e non ne potranno mai essere creati altri in eccedenza a questi.

Ma il Bitcoin è la moneta di spacciatori e criminali?

Il Fondo Monetario Internazionale stima che il valore del riciclaggio di “denaro sporco” si attesti intorno al 2-5% dell’economia mondiale globale. Questo significa centinaia di miliardi di dollari.

Ed in generale un’estrema quantità di denaro non è solo “metaforicamente sporco” ma anche lo è anche fisicamente: circa l’80% dei dollari contiene tracce di cocaina. L’OTTANTA-PER-CENTO.

Eppure non a molti viene in mente di dire: “La moneta tradizionale è solo numeri nel cyberspazio, ampiamente usata per spacciare droga e riciclare denaro sporco“, eppure quando si parla di Bitcoin sembra essere sempre la prima -e spesso l’unica- cosa che viene in mente.

Tutte le quotidiane accuse contro il Bitcoin hanno spesso assolutamente senso, solo che nella totalità dei casi non viene tenuta in considerazione la natura fragile, ambigua e provvisoria della stessa moneta tradizionale.

Le criptomonete non posso essere capite nemmeno un minimo da chiunque pensi che la moneta tradizionale sia “reale“, “solida” o “garantita” da qualcosa di diverso da una semplice “fiducia umana” in istituzioni dalla natura incerta e imprevedibile.

Il bias di fondo è che crediamo sempre che queste cose succedano agli altri e non a noi, ma non c’è bisogno di vivere in Zimbabwe per vivere sulla propria pelle gli effetti dell’inflazione (il potere di acquisto del tuo stipendio è diverso da quello che aveva tuo padre a suo tempo? l’acquisto della casa ti si è svalutato?), e governi a noi limitrofi come Grecia, Spagna, Cipro hanno recentemente vissuto o stanno ancora vivendo crisi monetarie pesantissime.

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Quindi il Bitcoin ci salverà?

Chiaramente nessuno può saperlo. Personalmente non sono affatto di spirito così anarchico da aspirare al crollo di governi, all’apocalisse totale dei sistemi bancari o scenari del genere.

Quello che mi auspico di vedere un giorno invece è lo svilupparsi della tecnologia blockchain al punto da essere integrata nei sistemi tradizionali per migliorarli, come successo con internet o con lo smartphone: chi gridava alla morte delle compagnie telefoniche o dei media tradizionali deve esserci rimasto piuttosto male, queste due nuove tecnologie hanno cambiato il mondo, e i big che hanno saputo adottarle invece di ripudiarle ne hanno tratto un enorme beneficio.

Vi ricordate i primissimi tempi in cui Internet era associato spesso a pornografia e pedofilia? Il cyber-regno del male assoluto, cyber-patria di tutti i depravati del mondo. Internet è anche questo, certo che lo è. Ma oggi giorno nessuno più si sognerebbe di ridurlo PRINCIPALMENTE a questo, chiunque con un minimo di sale in zucca capirebbe l’infinito divario beneficio-pericolo della tecnologia Internet.

Spero che presto tutto quello che c’è di buono nella tecnologia blockchain (la Rivoluzione della Fiducia) cominci ad entrare nel nostro quotidiano, per garantire trasparenza e autenticità senza bisogno di alcun fallibile garante che debba necessariamente fare da intermediario.

Guardate questo Ted Talk del Giugno 2016 di Don Tapscott per capire la portata della Rivoluzione della Fiducia (sottotitoli in italiano):

Fonti:
https://en.wikipedia.org/wiki/Money_laundering
http://edition.cnn.com/2017/06/26/health/atm-dirty-cash-partner/index.html
https://medium.com/@mariabustillos/you-dont-understand-bitcoin-because-you-think-money-is-real-5aef45b8e952

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