Next Earth, la recensione del 2024

La piattaforma decentralizzata del metaverso Next Earth è una copia digitale del mondo reale, nella quale gli utenti possono acquistare appezzamenti di terreno virtuale che rappresentano appunto dei luoghi reali. Il metaverso al giorno d’oggi è sulla bocca di tutti, ed è in corso uno smodato accaparramento di terreni virtuali (rappresentati da token non fungibili NFT) acquistati spesso anche per milioni di dollari.

Non sorprende che i giganti aziendali privati si stiano muovendo nel metaverso; Facebook è stata rinominata Meta, Microsoft ha acquistato la società di giochi Activision con un gioco sul metaverso da 69 miliardi di dollari, ed altri marchi come Walmart e Samsung si sono avventurati anch’essi nel regno digitale.

Ma anche le piattaforme decentralizzate stanno puntando pesantemente su questa nuova opportunità: “Riteniamo che il metaverso debba essere qualcosa di diverso dal Web 2.0“, ha dichiarato Gábor Rétfalvi, co-fondatore e CEO della piattaforma decentralizzata di metaverso Next Earth. “Un metaverso che non finisce per essere poi monetizzato da queste grandi società, bensì monetizzato dagli utenti stessi“.

L'interfaccia grafica di Next Earth

Tabella dei Contenuti

Che cos’è Next Earth?

Colonizzare Next Earth

Considerazioni finali

Che cos’è Next Earth?

Next Earth è una piattaforma in rapida crescita che offre una netta alternativa ai metaversi controllati dalle aziende private: un’infrastruttura di metaverso decentralizzato basata sull’idea di un gemello digitale della Terra. Ciò significa che, a differenza di altri popolari progetti di terra virtuale, le tessere di terra di Next Earth non sono basate su un territorio virtuale arbitrariamente scarso; ogni tessera rappresenta un appezzamento di terreno virtuale di 10 x 10 m, corrispondente a un luogo reale che può essere acquistato e costruito dai membri della comunità di Next Earth. “Stiamo sviluppando il metaverso stesso. È un metaverso democratizzato, peer-to-peer e decentralizzato, argomento che ritengo particolarmente importante da quando Facebook ed altre importanti società centralizzate hanno annunciato il loro ingresso nel metaverso” ha osservato Rétfalvi.

Dal suo lancio nell’agosto 2021, Next Earth ha visto circa quattrocentomila NFT coniati, con una commissione di circa un milione di dollari guadagnata dagli utenti-investitori della piattaforma. Le copie NFT di Manhattan, la terra più preziosa del pianeta, sono state chiaramente le prime ad esaurirsi nella terra virtuale di Next Earth. La vendita più grande finora è stata il MET New York, rivenduto per trentaduemila dollari con un prezzo originale di nuovo conio che invece era di cento dollari. Anche i famosi monumenti del mondo reale come le piramidi egiziane, il Colosseo e gli stadi di calcio vendono come pezzi pregiati. Ma ad oggi sono ancora molti altri quelli da aggiudicarsi.

Next Earth è volutamente versatile, con casi d’uso che vanno dall’attività commerciale alle opere d’arte monetizzabili, all’intrattenimento, e non si tratta di una futile corsa a gettoni digitali. “La piattaforma muove dal dare un incentivo economico agli utenti. E il modo per farlo inizia proprio con la proprietà della terra digitale. Non importa se hai le tessere del centro di Londra, o se ne hai alcune nel bel mezzo del deserto, perché quelle tessere saranno la chiave per usufruire di caratteristiche totalmente differenti“.

Colonizzare Next Earth

I primi coloni di Next Earth, circa trentamila proprietari terrieri, hanno già iniziato a popolare i pezzi di terra con elementi estetici che vanno dalle arti pixelate, alla pubblicità e a molto altro ancora. Essi non stanno solo coltivando delle tessere di terra; infatti, uno degli spazi artistici emergenti è costruito sull’acqua, proprio intorno al porto di una località molto popolare.

Gli ideatori di Next Earth non sono estranei ai concetti di base del metaverso: Rétfalvi  è un imprenditore seriale le cui avventure nei giochi e nelle tecnologie VR sono antecedenti alla loro integrazione con criptovalute ed NFT. L’integrazione della realtà virtuale è sulla futura tabella di marcia di Next Earth e c’è molto altro all’orizzonte, tra cui skin NFT, funzionalità play-to-earn, una rampa di accesso FIAT diretta e staking.

Il progetto combina in modo creativo diversi aspetti delle criptovalute, come NFT, DAO e finanza decentralizzata (DeFi), per offrire agli utenti un’infrastruttura su cui sia possibile generare e massimizzare il valore in un’ampia gamma di funzionalità. “Ad esempio, posso immaginare un futuro in cui hai la tua terra e puoi praticamente ottenere un prestito su quella terra“, ha detto Rétfalvi. “Hai una posizione fisica e puoi renderizzare quella posizione virtualmente per crearvi la tua attività all’interno“.

Next Earth è attualmente nella sua fase iniziale, con una vendita di terreni e impegni a costruzione una comunità dal basso. Il prossimo argomento all’ordine del giorno è dunque il Next Earth Token, o NXTT. Il progetto si basa infatti sulla soluzione a basso costo di Ethereum Layer 2 Polygon, in quanto Next Earth scommette sulla sostenibilità a lungo termine di Ethereum , ha affermato Rétfalvi.

NXTT è la valuta nativa del metaverso Next Earth; I membri della comunità si sono assicurati posti nella whitelist per la prevendita tramite Next Earth Launchpad partita il ventidue gennaio scorso. La prevendita ha avuto un meccanismo di distribuzione equo con cinque livelli di redistribuzione. Per partecipare alla prevendita, gli investitori della comunità dovevano possedere tessere terrestri Next Earth NFT del valore di almeno cento dollari, una misura volta ad escludere arraffatori di token senza una reale convinzione del valore a lungo termine del progetto. Dopo il lancio del token, NXTT è ora anche disponibile per l’acquisto sull’exchange decentralizzato (DEX) Uniswap .

Considerazioni finali

Oltre a guidare la carica per un metaverso più equo, Next Earth mira anche a realizzare un cambiamento nel mondo reale; una parte delle entrate di ogni scambio NFT su Next Earth va infatti a cause rispettose dell’ambiente, determinate proprio dai membri della comunità digitale. Finora la comunità ha votato per inviare quasi un milione di dollari del budget di beneficenza ad enti quali The Ocean Cleanup, Amazon Watch, Kiss the Ground e SEE Turtles .

Il futuro di Next Earth rimane nelle mani dei membri della sua comunità, alimentato da NFT e token di governance NXTT. La comunità può riunirsi e decidere di plasmare la direzione di Next Earth nel modo che ritiene più opportuno. Mentre il team continuerà a mantenere le promesse sulla tabella di marcia comunicata agli utenti, come organo direttivo per il metaverso decentralizzato, ma i veri maestri saranno gli utenti della piattaforma, ed in particolare quelli che si sono uniti per primi ed hanno stabilito la loro presenza quando il mercato era ancora alle origini.

Articolo precedente

SushiSwap exchange, la recensione del 2024

Articolo successivo

Axie Infinity, la recensione del 2024