Fineco Bank abbraccia il mondo delle criptovalute: primi passi di avvicinamento tra banche e cripto asset
Che tra le banche e le monete elettroniche non corra buon sangue, è cosa ormai davvero nota a tutti. Il perché, inoltre, non stupisce, ma anzi è assolutamente comprensibile. Se da un lato, infatti, troviamo gli istituti bancari, legati a istituzioni, regolamentazioni e gerarchie ben definite, che esercitano un controllo sulle valute che segue regole diverse da quelle del solo libero mercato, possiamo vedere come la criptovalute stiano in posizione diametralmente opposta. I cripto asset, come il più celebre Bitcoin, sono stati creati proprio per cercare di arginare il potere di controllo che le sovrastrutture hanno sulle valute nazionali, rispondendo con una moneta elettronica completamente slegata da esse, regolata in modo esclusivo dal libero mercato. Con l’espansione delle cripto in tutti i settori del quotidiano, con una conseguente crescita esponenziale di interesse verso di loro da parte non solo degli addetti ai lavori, è normale che gli istituti bancari abbiano cercato di osteggiarle in tutti i modi.
Ma, come diceva Giulio Cesare, quando non puoi battere il tuo nemico unisciti a lui.
Probabilmente è questo quello che è passato per la testa dei dirigenti di Fineco, che hanno deciso di aprire le loro porte alle criptovalute.
Andiamo insieme a vedere come.
Fineco e le criptovalute: le novità in arrivo tra OTC e CFD
Innanzitutto è bene ricordare cosa sia e di cosa si occupi Fineco, prima di addentrarci nelle novità legate al monto della cripto currency di cui tanto si sta parlando in questi giorni.
Fineco Bank S.p.A. è una banca diretta multicanale indipendente, i cui principali servizi sono, oltre agli ovvi credit e banknig, il trading e l’investimento. Si tratta di una banca estremamente conosciuta poiché vanta una rete di consulenti capillarmente diffusa nel territorio.
Ora che abbiamo inquadrato la realtà di questo istituto bancario, possiamo capire meglio la portata della notizia: Fineco aprirà finalmente anche ai prodotti per eccellenza della blockchain, le criptovalute. Per i clienti di Fineco sarà un bel passo avanti, poiché potranno operare in questo mercato attraverso un istituto che già conoscono, sentendosi quindi più sicuri e protetti. Inoltre, anche i trader più scettici potranno avvicinarci al mondo di Bitcoin e compagni, vedendoli di fatto legittimati anche da Fineco.
Gli investimenti in asset digitali promossi da questo istituto bancario sono però legati solo a prodotti CFD, letteralmente Contract for Difference, che significa Contratto per Differenza. Quando si parla di CFD si intende un particolare tipo di contratto in derivati, in base a cui viene scambiata la differenza di valore di un determinato titolo, che si genera tra il momento in cui si apre il contratto e quello in cui invece si chiude.
In sostanza, quindi, non si potranno direttamente acquistare Bitcoin, né si possiederà un wallet, ma si acquisteranno strumenti che ne replicano il prezzo a più breve scadenza: il guadagno quindi non si concretizzerà nel possesso di Bitcoin o altre monete, ma si avrà in base all’andamento della replica della loro quotazione.
Orientare la scelta: le alternative a Fineco Bank
Dati questi presupposti, è facile intuire che l’apertura di Fineco al mondo degli asset digitali è al momento alquanto limitata.
Se mettiamo a confronto le operazioni offerte da Fineco Bank con le altre piattaforme che operano con le criptovalute, come possono essere Binance, eToro, Capital o altre, ci si rende immediatamente conto che il paragone è decisamente impari.
La quantità di criptomonete offerte e la tipologia di servizi sembrano essere ancora molto limitati, ma non si può dire se in futuro non ci sia la possibilità di implementarli.
Quello che è certo, però, è che resta comunque una grande vittoria per il mondo della blockchain, che finalmente è riuscito ad abbattere le porte degli istituti bancari, che tanto avversavano le temute cripto.
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