Un fast food a tema criptovalute a Napoli: hamburger e Shiba Inu, il binomio vincente
Quando si pensa ai Bitcoin, e alle criptovalute in generale, giustamente, ci si sofferma in prevalenza sugli aspetti immateriali della moneta, sugli investimenti che con esse possiamo realizzare, su eventuali acquisti on line in diversi marketplace digitali. A qualcuno verrà magari in mente la proposta lanciati da Elon Musk: fino a poco tempo fa era possibile acquistare le sue Tesla pagandole con gli asset digitali. Si parla, quindi, per lo più di acquisti e usi fuori dall’ordinario.
Se questo può essere il primo pensiero, però, non è detto che corrisponda anche alla verità: infatti, è sempre più frequente l’utilizzo dei Bitcoin anche nella vita di tutti i giorni, dall’abbigliamento all’immobiliare.
Se, quindi, si possono comprare abitazioni, auto elettriche e prodotti tecnologici, così come abbigliamento e perfino opere d’arte, perché non si dovrebbe anche poter acquistare la cosa più democratica del mondo, il cibo? E soprattutto, cosa c’è di più universalmente consumato, se non il cibo dei fast food? Panini, bibite, patatine fritte, ma anche insalate e alternative vegetali, sono tra gli alimenti base di giovani e meno giovani, per pause pranzo veloci o spuntini notturni: abbinare questi prodotti alle criptovalute è sicuramente un modo originale e veloce per permetterne la diffusione anche tra i profani della blockchain.
Ma in cosa consiste questo sodalizio, e soprattutto, chi sono gli attori principali?
Andiamo a scoprirlo.
Welly e Shiba Inu: la collaborazione che non ti aspetti
In questi giorni è stata creata una partnership davvero particolare, tra una moneta elettronica e un fast food tutto italiano: si tratta nella fattispecie di Shiba Inu e Welly’s.
Ma cos’è Shiba Inu? Shiba Inu, SHIB, è una moneta elettronica basata su ERC-20, la blockchain di Ethereum, creata nel 2020. È nota per essere una meme coin raffigurante un cane di razza shiba, come Doge Coin, la prima celebre criptovaluta nata come meme coin: gli sviluppatori di SHIB hanno lanciato, infatti, una campagna marketing che pone al centro l’obiettivo di distruggere o quanto meno spodestare proprio Doge Coin. Quando si parla di meme coin, inoltre, si intende una criptovaluta che in linea di massima non ha una propria blockchain, ma utilizza quella di altre criptovalute come Ethereum, e che utilizzano come immagine quella di un meme, ossia una gif, una foto o un disegno diventati virali nel web e nei social network, solitamente in abbinamento a un contenuto di significato ironico, sarcastico o comunque divertente; la strategia di marketing è abbastanza chiare e si basa, appunto, sulla popolarità del meme originario. Anche nel caso di SHIB è andata così: il cane simbolo della moneta è infatti diventato celebre proprio per un meme.
Welly’s, invece è un fast food partenopeo, noto per offrire ai propri clienti prodotti di ottima qualità, con anche alternative vegetali, proponendosi dunque come una scelta salutare ma golosa. I proprietari sono veri e propri appassionati del mondo cripto: inizialmente avevano pensato di lanciarsi in un progetto legato agli NFT, ma non erano pienamente soddisfatti; hanno così pensato di proporre una collaborazione agli sviluppatori di SHIB che hanno subito accolto la sfida con entusiasmo.
Per entrambe le parti coinvolte l’obiettivo è quello di crescere e svilupparsi: Welly’s ad oggi ha solo un ristorante, ma punta a diventare un franchise in tutto il mondo. Il fatto di avere un solo punto vendita, però, si è rivelato anche un vantaggio, in quanto è stato possibile in circa una settimana trasformare completamente l’aspetto del ristorante, cambiando il logo e inserendoci il noto cane Shiba, modificando anche gli involucri del cibo e l’arredamento. Parte dell’accordo, infine, prevede di poter pagare alla cassa con SHIB ovviamente, e di poter ricevere NFT dedicati.
Non solo Welly: anche le più note catene di fast food non hanno rinunciato alle cripto – partnership
Quella tra un fast food e la tecnologia blockchain non è una relazione nata ora, comunque. Prima di Welly’s e Shiba Inu, anche altri grandi nomi della ristorazione veloce avevano stretto legami con le criptovalute.
Mc Donald’s, tempo fa, aveva ideato un concorso a premi a tema cripto: bastava condividere uno specifico tweet della più celebre catena di fast food, e si poteva vincere un NFT. Quasi contemporaneamente anche Burger King aveva lanciato un progetto simile: ad ogni acquisto superiore ai 5 dollari si potevano vincere delle criptovalute.
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