Dogecoin e TikTok
Dogecoin è una criptovaluta lanciata nel dicembre 2013 che porta come logo uno Shiba Inu (graziosa razza di cani giapponesi). È una valuta virtuale che veniva in origine lanciata come un gigantesco meme a far da parodia al grande successo ottenuto dal fratello maggiore Bitcoin, tant’è che lo slogan della community è rimasto tutt’ora “To the moon!” riferito appunto ad ottimistiche previsioni di crescita del prezzo, che possa arrivare addirittura fino “alla luna”.
Quali caratteristiche tecniche propone Dogecoin?
Dogecoin sfrutta il protocollo base di Litecoin, che ha un block time di 60 secondi. A differenza di Bitcoin per Doge non vi è alcun limite al numero di monete che potranno essere mai minate. Anche per questo motivo già oggi ce n’è un gran numero in circolazione, il che contribuisce a mantenere il prezzo di una singola moneta veramente basso (si veleggia sugli 0,003 Euro ad oggi). Se si dà uno sguardo al marketcap, tuttavia, ci si accorge che quella che sembrava inizialmente una grande burla, tanto ridere non fa: oggi la capitalizzazione totale ammonta a quasi 400 milioni di Euro, ma ci sono stati picchi che l’anno portata negli anni passati addirittura a quasi due miliardi. In effetti il costo della singola moneta può trarre in inganno se non ci si ricorda del grande quantitativo di singoli pezzi circolanti, dopotutto stiamo parlando della top 30 dell’intero marketcap di criptovalute.
Dogecoin ed Elon Musk
Lo scorso anno il visionario CEO di Tesla affermava pubblicamente e senza mezzi termini che Dogecoin è “probabilmente la mia criptovaluta preferita“. C’è da dire anche che Musk in passato ha anche avuto esperienze lavorative in comune col creatore di Dogecoin.
Ma non finisce qua. Pochi mesi dopo Musk ritorna su Twitter pubblicando il logo-meme dello Shiba Inu, senza nulla aggiungere. Messaggio piuttosto criptico che lo stesso autore ha ritenuto di scpiegare in un seguente tweet: “E hanno pure la migliore moneta“, rendendo così chiaro il riferimento a Dogecoin. La conseguenza è stata quella che la community di Dogecoin ha scherzosamente nominato loro CEO proprio Elon (cosa che non può aver senso dato che come sappiamo le vere criptovalute, che sono cioè decentralizzate, cosa che in effetti vale anche per Dogecoin, non hanno alcun vertice che possa prendere decisioni per la community, ma solamente una rete di contributori in posizione egualitaria).
Il recente video virale su TikTok
Passando all’attualità è di recente diventata virale una “challenge” su TikTok dall’hashtag #DogecoinTikTokChallenge grazie ad un video che ha appunto come soggetto principale la moneta dello Shiba Inu. Il video esordisce con un bel “let’s all get rich” aizzando così le folle di teenagers che utilizzano il citato social network (in pieno stile pump n dump, fenomeno del quale vi abbiamo già parlato) spiega che se tutti gli utenti investissero almeno 25 dollari in Dogecoin, potrebbero per l’effetto far salire il prezzo della moneta dai 0.003 dollari attuali ad addirittura 1 dollaro, ricevendo così un ritorno economico ai temerari investitori della bellezza di addirittura 10.000 dollari. La challenge al momento ha già oltre mezzo milione di visualizzazioni ed in effetti in un solo giorno la moneta ha già effettuato un bel balzo del 25% di apprezzamento, cosa che se anche può sembrare di buon auspicio, è certamente invece ancora ben lontana dall’obiettivo sbandierato dalla challenge virale, ed essendo l’inesorabile dump sempre dietro l’angolo, il rischio di subire velocissime perdite a favore dei soliti volponi è notoriamente elevato.
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