Come fare soldi con un Masternode
Fino ad oggi abbiamo visto che prevalentemente, nell’universo delle criptovalute, i metodi più diffusi per trarre profitto sono il fare trading delle valute (rivendendole in un secondo momento ad un prezzo superiore rispetto a quello di acquisto), e il fare mining (ovvero “estrarre” criptovaluta dalla rete, sottoponendo il proprio pc ad un lungo e logorante “tour de force” di calcolo computazionale).
Esiste una terza via, forse un filo meno conosciuta (ma non meno remunerativa): si tratta della gestione di un Masternode.
Che cos’è un Masternode?
Un Masternode è un server sempre operativo, la cui funzione è quella di contribuire a rendere sicura e centralizzata una criptovaluta, oltre al garantirne il corretto funzionamento, in cambio di un incentivo economico (il cosiddetto “Proof of Service”).
Non tutte le monete utilizzano i masternode; le più note che utilizzano questa opzione sono probabilmente DASH e PIVX. Nel caso di DASH, i mastenode servono a controllare e gestire alcune particolarità della moneta, come ad esempio i servizi di InstantSend, PrivateSend ed il Treasury System.
Come si può ottenere un Masternode?
Chiunque può proporsi e gestire un masternode. Per crearne uno, si deve far girare uno specifico programma su di un server. Questo però non basta: dal momento che i masternode garantiscono un ritorno a coloro che li mantengono, ovvero i masternode owners, è necessario “impegnare” un certo quantitativo minimo di criptovaluta all’interno di un wallet. Nel caso di DASH, ad esempio, occorrono 1000 tokens “a garanzia” per essere proprietari di un masternode. Nel caso di PIVX, serve possedere 10000 tokens. Questo perché, in caso di cattiva gestione del server, le criptovalute interessate calerebbero di valore e conseguentemente i tokens messi “a garanzia” del servizio da parte del gestore del masternode si svaluterebbero. Con dei token impegnati, si presume che il lavoro del gestore del server sia sempre onesto e di qualità (a fare male il lavoro, come detto, ci perderebbe).
Gli altri requisiti per la gestione di un masternode sono:
- Il possedere un servizio VPS con IP dedicato;
- Configurare il server con un sistema operativo Linux;
- Caricare il wallet sul VPS.
Come si guadagna con un Masternode?
E’ presto detto. Ogni valuta promette un tot di guadagno ai gestori dei server masternode, a volte anche particolarmente interessanti. Il quadro dei rendimenti è consultabile su https://masternodes.pro/ , di seguito ne riportiamo alcune:
Prendiamo come esempio la moneta VITAE.
Al cambio attuale (di circa 1,66 dollari), occorre il possesso di 20000 monete per gestire un masternode, per cui serve un investimento di oltre 33 mila dollari: una cifra non per tutti. Tuttavia, il rendimento passivo è veramente allettante: i gestori possono contare su un profitto di quasi 2600 dollari l’anno.
Parlando della famosa cripto DASH, a fronte di un investimento richiesto di 72 mila dollari, ad oggi il masternode genera quasi 2000 dollari l’anno.
Quali sono i rischi nella gestione di un Masternode?
Sono gli stessi validi per le criptovalute.
L’hackeraggio è sempre un fattore da dover tenere, nell’ambiente informatico: lo è anche in questo caso.
C’è anche la possibilità, a fronte magari di un investimento particolarmente oneroso, che pochi giorni dopo la criptovaluta fallisca, mandando in fumo i nostri sogni.
In conclusione, pare che la mera speculazione possa essere ancora un filo più profittevole e meno rischiosa; tuttavia, riteniamo che un buon investitore in criptovalute debba per forza tener presente anche questa possibilità di investimento.
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