Amazon e blockchain: un potenziale enorme
Amazon, lo sappiamo, è forse l’azienda tra le più all’avanguardia dell’intero pianeta: nel settore dell’e-commerce, infatti, la creatura creata da Jeff Bezos ormai da anni sbaraglia la concorrenza e anche in Italia si è attestata tra le realtà più ricche e funzionali (peraltro, beneficiando di un grande indotto anche nel periodo della quarantena, che l’ha ulteriormente agevolata).
Una realtà così moderna e funzionale, pertanto, non può non strizzare l’occhio alle tecnologie emergenti, per restare al passo con i competitors e per offrire sempre un servizio d’eccellenza ai propri clienti.
Pertanto ( e non è una novità) anche Amazon da tempo utilizza dei servizi basati su blockchain.
Ma la novità delle ultime ore è addirittura un potenziale riconoscimento per ciò che Amazon potrebbe fare con il registro decentrato.
Un report su Amazon e blockchain
Il colosso statunitense Amazon, a pari passo con le compagnie informatiche IBM, Microsoft e Oracle, è stato infatti considerato tra le realtà potenzialmente protagoniste a breve nel settore della blockchain.
HTF Market Intelligence (una delle maggiori aziende del pianeta dedicate a marketing e consulenza) ha pubblicato un report dal titolo Global Blockchain in Fintech Market Report 2020, che risulta interessante perché analizza le potenzialità della blockchain in relazione ad alcune delle maggiori aziende mondiali.
Lo studio infatti prende in esame il ruolo nel settore blockchain di Amazon Web Services, IBM, Microsoft, Oracle, Ripple, Earthport, Chain Inc, Bitfury Group, BTL Group, Digital Asset Holdings, Circle, Factom, AlphaPoint, Coinbase, Plutus Finanziario, Auxesis Group e BlockCypher.
Le suddette realtà sembrano avere un tratto in comune, derivante dagli sforzi che ognuna di esse sta concentrando per ottimizzare il contributo dell’innovazione generata dalle nuove tecnologie (in particolare modo per migliorare l’efficienza della produzione e riorganizzare il ciclo di vita del prodotto).
Questo fa sì, ovviamente, che si possano cogliere le migliori opportunità dal punto di vista strategico e ogni azienda possa stilare il più efficiente business plan.
Le aziende analizzate
Le aziende analizzate nella sezione “Manufacturer Blockchain in Fintech Business” sono i colossi Amazon (in particolare i suoi servizi web), IBM, Microsoft ed Oracle, oltre a Ripple ed Earthport.
Pertanto si evince che venga data importanza soprattutto alle infrastrutture tecnologiche su si potrebbero basare i sistemi che utilizzano i registri distribuiti, (e non gli utilizzi concreti già in uso).
Visto che il rapporto si concentra proprio sul mercato dei servizi blockchain, sembra suggerire che i veri protagonisti siano le aziende che offrono le infrastrutture di base, rispetto invece ai progetti che le sfruttano per rispondere alle esigenze del mercato.
Blockchain e dati personali
Amazon, insieme ad Apple, Facebook e Google, saranno peraltro protagoniste – nelle prossime settimane – di una serie di udienze al Congresso USA in merito al potere di mercato delle grandi aziende online.
Tra gli argomenti che verranno affrontati, vi sarà quello delicatissimo inerente la protezione dei dati personali degli utenti, ponendo la questione di come la blockchain potrebbe aiutare a risolvere il problema, magari grazie ad un approccio decentralizzato nella realizzazione del Web 3.0.
In altri termini Amazon, insieme anche a Microsoft, potrebbe diventare non solo la protagonista principale circa l’utilizzo dei registri distribuiti, ma anche in qualche modo una tra i maggiori protagonisti circa la costruzione di nuovo World Wide Web.
Di certo, tutto ciò risulta essere un’ennesima spinta per la blockchain, ormai prossima al totale sdoganamento su scala globale.
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